domenica 16 giugno 2013

Geografie instabili - La Montagnola di Bologna

piazzolabologna

La Piazzola non è altro che l'enorme piazza VIII Agosto nel centro storico di Bologna, situata all'incrociarsi di via Irnerio con via Indipendenza, che il venerdì ed il sabato viene tramutata da un tappeto di bancherelle in uno dei mercati all'aperto più grandi d'Italia.
Difronte alla piazzola si eleva una collinetta, tutt'altro che naturale, la cui origine storica è alquanto interessante, chiamata dai cittadini  bolognesi "Montagnola". Su di essa si prolunga il tappeto di bancarelle.

Andare in piazzola è un rito settimanale che ci porta molteplici soddisfazioni, soprattutto nel periodo primaverile/estivo, quando i prelibati banchetti della zona vintage/ usato/ secondamano/ trashimproponibile fioriscono delle mercanzie più ghiotte.
E' innanzi tutto importante conoscere la geografia interna dell'agglomerato di ambulanti, per certi versi  mutevole alla stregua di una favela, per altri radicata come il Colosseo di roma.
Va quindi inizialmente distinta la presenza di negozi ambulanti, alcuni hanno punti vendita in qualche altra città e a bologna si recano come ambulanti, occupano la stessa zona da anni ed anni, le stessa mattonelle, lo stesso metro quadro. E' quindi facile trovarli ed istituirli a punti d'orientamento. 
La maggior parte delle bancarelle è invece presente solo uno dei due giorni, questo significa che potendo estendersi oltre i suoi ricolmi confini, se i commercianti fossero compresenti, la superficie necessaria sarebbe di circa il doppio!
Come ogni mercato all'aperto è possibile accedervi da ogni punto sia umanamente percorribile (inclusa la scalata dell'ex sferisterio per gli amanti del Parkour, che al più comodo ed ampio ingresso da via indipendenza preferiscano scalarsi alcuni degli edifici storici della città. La piazzola è quindi suddivisa in zone tematiche : abitini anni cinquanta/sessanta/settanta di nuova produzione nelle primissime bancarelle dall'accesso di via Indipendenza; scarpe che ci accolgono copiose in ogni forma, prezzo e qualità; materiali elettrici di imitazione, per chi ama veder scoppiettare l'albero di natale o la nuova tv al plasma usando la prolunga economica; materiale per la casa, dai vasi di terracotta alle lenzuola di petrolio puro al 100%; biancheria intima che spazia dai modelli sadomaso di fabbricazione cinese ai più smerlettanti completini di campionaria, sempre di produzione cinese, ma con marchi altisonanti. 
Sulla zona rialzata della Montagnola c'è invece il terreno di caccia del Gothic Fashion, Pircing, Punk, Borchie a campanelli di ogni fattura. 
Alieni scintillanti si aggirano per quei vicoli, giovani per lo più ben disposti a farsi fotografare con le loro creazioni originali. Da non perdere. 
Ed eccoci alla sinistra della Montagnola, in un posteggio di cemento spianato, proprio difronte l'ingresso dell'Ex Sferisterio, si adagia quasi nascosto nella sua conchiglia il mercatino Vintage, degno rivale per capi ritrovati del Mauerpark di Berlino. Sicuramente un micro estrapolato di quel che si può trovare nell'immerso mercato all'aperto capitale tedesca, ma frequentandolo assiduamente se ne ricavano molte soddisfazioni.


Curiosità : La Montagnola non è un colle naturale, ma un accumulo di detriti. La leggenda vuole che questi fossero la stratificazione delle dimore di vari legati pontifici che sin dal 1330 tentarono invano di insediarsi nella città, cacciati ripetutamente dai Bolognesi che ne demolivano le dimore. Studi più recenti sembrano favorire dimostrare invece che il colle sia frutto dell'accumulo di materiale di scarto dell'edilizia cinquecentesca. Ovvero terriccio e pietrame scavati in altre zone della città venivano usualmente accumulati dove oggi sorge il piccole colle.
Consigli : Saltellare da una zona all'altra senza remora senza precludersi lo spaesamento, e se qualcosa vi intriga non mollatelo! Bastano pochi passi perché scompaia dietro un mare di vogliosi acquirenti e molti pezzi sono unici, fatti a mano o rimanenze di magazzino ormai estinte da trent'anni!
Progetti : Inauguro con questa esplicazione pedante la rubrica RITROVAMENTI.


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